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giovedì 13 settembre 2007

italia energetica

L'altra sera dopo tanto tempo mi è capitato di ascoltare alla radio Zapping... e come al solito, come un anno fa, si parlava di energia, crisi energetica e nucleare. Sarà colpa dell'allarme che ha lanciato l'enel in merito alle scorte di gas. Sarà perché siamo dei recidivi. Sarà perché non riusciamo mai ad accettare quello che i nostri "avi" hanno scelto nel passato, e dobbiamo sempre rimetterlo in discussione.

Sono contro il nucleare. So bene che l'epoca di Cernobyl è finita. Che le centrali nucleari adesso sono molto più sicure (qualcuno dice al 100%). So anche che se esplodesse una centrale in Francia non saremmo in salvo solo perché noi non ne abbiamo. So che l'enel investe in nucleare all'estero. Il problema scorie però non è finito (mi piacerebbe dirlo anche a Aldo Forbice, strenuo sostenitore di questo tipo di energia). Forse abbiamo imparato a stoccarle meglio, ma nessuno le vuole, e sul sole nessuno le ha mai mandate/fa capire che si possono mandare. Inoltre cosa vuol dire un investimento per l'Italia sul nucleare adesso? La Terra è povera di uranio, molto più povera rispetto al petrolio. Probabilmente tra 20 anni si parlerà dell'uranio in esaurimento come adesso se ne parla del petrolio.

Sarebbe forse bene iniziare ad investire nelle vere soluzioni? Siamo il paese del sole e non abbiam centrali solari. Siamo una penisola sul mare e non abbiamo centrali eoliche. Non c'è incentivazione alla produzione personale dell'energia. Perché se ogni edificio producesse l'energia di cui necessita, non avremmo neppure bisogno di centrali.
Temiamo che una centrale solare costruita in Sicilia finirebbe in mano della mafia? forse è il caso di investire di meno sull'esercito regolare e di più sui carabinieri (che sempre esercito sono) e mandarli a scontrarsi con la mafia (invece di espellere imprenditori non adeguatamente protetti dallo stato dalla ConfIndustria).
Oltre il 50% dell'energia prodotta, inoltre, viene dispersa nella rete in quanto obsoleta e logora. Forse sarebbe il caso di aggiornarla per prevenire sprechi? Senza produrre di più avremmo più energia.
Intanto l'Enel ci fa pagare la voce A3 in bolletta per investire su fonti inquinanti (nuclare all'estero, carbone, petrolio) invece che in fonti rinnovabili (geotermico, solare, eolico), o aggiornamento della rete.

...e si continua a dire che il nucleare (e qualcuno parla addirittura di carbone!) è la soluzione? cecità.

venerdì 10 agosto 2007

analisi di un cotton fioc

Bisognerebbe prendere un cotton fioc e osservarlo da vicino. I due batuffoli sono biodegradabili. Ma gli stecchini di plastica no. Sono indistruttibili come gli atomi radiottivi usciti da Chernobyl. Uno stecchino per ogni paio di orecchie, per ogni mattina, per ogni sera, per ogni abitante di una qualsiasi cittadina, per ogni ospite, per ogni turista. Se abbandonati anche solo per strada passeranno secoli prima che tanta igiene personale si decomponga. Una volta scaricati nel water, se non andranno a intasare la fognatura casalinga o comunale, i bastoncini finiranno in mare. E da lì non li toglierà più nessuno. Galleggeranno avanti e indietro. Di notte la brezza di monte li nasconderà al largo. Il pomeriggio il vento contrario li riporterà a riva.
Stessa storia hanno i filtri delle sigarette e altri accessori che, per precauzione e per galateo, è preferibile non toccare.

Se vai in vacanza, non abbandonare i tuoi accessori, potresti ritrovarli il prossimo anno.