giovedì 9 agosto 2007

italiano deluso

Pubblico uno stralcio di una lettera di un italiano deluso, contribuente onesto.

“Vedo in ogni momento della mia giornata quintalate di denaro nero; vedo le porcherie di chi specula illecitamente nel mercato finanziario; vedo gli uffici pubblici che non funzionano; vedo gravissimi sperperi di denaro pubblico; vedo la scuola che non insegna; vedo i ragazzi che si laureano e scrivono la tesi senza sapere l’italiano (altro che insegnarlo agli extracomunitari…); vedo i politici di un livello umano e professionale sotto qualsiasi soglia minima; vedo sporcizia in ogni angolo; faccio code insopportabili; subisco liste d’attesa da terzo mondo; vedo fannulloni che ingrassano e sprechi dappertutto. Vedo patrimoni pubblici in stato decrepito che, un solo minuto dopo esser stati “privatizzati”, hanno sperticati aumenti di valore. Vedo treni indecenti, per pulizia e ritardi e autostrade inservibili a causa di montagne di traffico. Vedo inciviltà a ogni passo che muovo”. Scrive che l’Italia è alla canna del gas. Ed è tentato, anche lui, di fare il furbo; come tantissimi altri. Il suo è il dramma di un italiano onesto. Vale ancora la pena di battersi in quest’Italia?

testo completo: Sole24Ore

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