lunedì 10 settembre 2007

se fossi bin laden

Se fossi Bin Laden mi sarei messo la testa sotto la sabbia già da molto tempo. Altro che cambiare pettinatura, colore dei capelli e fatto crescere i baffi. Probabilmente avrei anche cambiato sesso e fatto di tutto per cambiare anche colore della pelle, e sarei diventato platinato di capelli. Ben convinto di averla fatta troppo grossa qualche anno fa, avrei deciso di sparire.

Ma non sono Bin Laden. Quest'uomo, negli anni che sono trascorsi si è dimostrato furbo. Furbo, a utilizzare gli Stati Uniti, e tutti quelli che ne avvertivano malesse, trasformando un malessere in una guerra di religione che fino all'11 settembre era sentita da una manciata di persone, mentre invece dopo sono diventati tutti fondamentalisti. Alla fine per quale ragione? Con la semplice idea che il petrolio del golfo è dei sauditi e che i sauditi avrebbero dovuto riprenderselo. Non è la religione il motivo trainante. O almeno, non il suo. Ma è pur sempre un'ottima leva.
E' vero quello che molti Imam dicono: Bin Laden ha causato più danni all'Islam di qualsiasi altra persona. Girando per il mondo, vedendo un possibile islamico, molti si chiedono se sotto il giubbotto può avere una bomba.

Dicevo, non sono Bin Laden. Difficilmente farebbe un autogol come quello che si sarebbe fatto in questi giorni. Il suo video non sprona i suoi fidati. Non si preoccupa della guerra che sta portando avanti. E' in abiti civili. Insomma, sembra quello di un uomo che non ha più bisogno di portare tutto l'Islam dalla sua parte (per le sue ragioni ovviamente). Inoltre il nuovo look: chi conosce la Sunna sa che non si dipingono i peli facciali. Inoltre è un intervento che giustifica l'intervento USA in Iraq a pochi giorni dal voto per il rifinanziamento.
E stavolta nessuno ha dubbi in USA sulla veridicità dell'intervento.

A me pare un chiaro falso d'autore, con un attore neppure troppo somigliante.

Nessun commento: