martedì 31 luglio 2007

il costo delle medicine

5 Giugno 2007 - LAGOS - È guerra legale tra il governo nigeriano ed il colosso farmaceutico americano Pfizer, accusato di aver sperimentato in segreto nel 1996 un farmaco su 200 bambini col pretesto di portare soccorso alle popolazioni della regione settentrionale di Kano, colpita da una gravissima epidemia di meningite. La Pfizer ha respinto oggi le accuse di «condotta non etica» all’indomani della presentazione di una denuncia da parte del governo di Abuja, che ha chiesto al gigante farmaceutico un indennizzo pari a sette miliardi di dollari.
La multinazionale americana è accusata di aver approfittato, senza motivazioni umanitarie, di una grave epidemia di meningite e morbillo - che ha causato migliaia di morti - per testare un farmaco, il Trovan (trovafloxacina), un antibiotico orale che per la Food and drug administration americana presenta «rischi di tossicità epatica». Nel 1996, secondo il governo nigeriano, mentre infuriava un’epidemia di meningite che fece oltre 15 mila morti, la Pfizer selezionò 200 bambini cavia da un ospedale, senza ottenere il nulla osta dai genitori.
Oltre ai gravissimi danni causati alle piccole vittime, l’episodio gettò nel panico la popolazione nigeriana che, temendo di essere utilizzata come cavia, disertò negli anni successivi numerose campagne di vaccinazione, fra cui quella contro la poliomielite condotta dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). La vicenda fece molto scalpore e ispirò un romanzo di John Le Carrè, da cui venne tratto nel 2005 il film ’The Constant Gardner’.
La prima udienza del processo, che vede sul banco degli imputati la Pfizer International Ltd, multinazionale americana, la sua partner nigeriana e altri soggetti non meglio precisati che sperimentarono materialmente sui bimbi il Trovan, è stata fissata per il 26 giugno prossimo. Il 20 maggio scorso, lo stato settentrionale di Kano, dove la Pfizer ha uno stabilimento, ha presentato un’altra denuncia penale contro la Pfizer chiedendo un risarcimento di 2,7 miliardi di dollari per «avere segretamente utilizzato dei bambini come cavie con il pretesto di aiuti umanitari».
Nelle azioni legali presentate ieri alla Corte suprema federale, il governo nigeriano afferma che 11 dei 200 bambini usati come cavie sono morti e molti dei sopravissuti hanno subito danni gravissimi (lesioni cerebrali, cecità sordità, paralisi). «La Pfizer non ha mai detto di voler sperimentare un farmaco o di voler eseguire dei test clinici sulla popolazione ma ha sempre sostenuto di voler portare aiuto umanitario», si legge nella denuncia del governo nigeriano.
Il colosso farmaceutico ha respinto invece tutte le accuse, sostenendo che il medicinale «ha salvato molte vite» e che le autorità locali erano al corrente della sperimentazione. «Pfizer ha sempre agito nell’interesse dei bambini, impiegando le migliori conoscenze mediche», precisa in un comunicato la casa farmaceutica, che sostiene anche di aver ottenuto dai genitori dei bambini nigeriani le necessarie autorizzazioni.
«A quell’epoca, la trovafloxacina era nella sua ultima fase di sviluppo ed era già stata somministrata a 5.000 pazienti», sottolinea la Pfizer. Il rappresentante del colosso farmaceutico in Nigeria, Nogzi Edozien, ha affermato di «avere fiducia nella magistratura nigeriana» e si è detto certo che l’azienda uscirà pulita dalla vicenda giudiziaria.

La Stampa/05 Giugno 2007
fonte: cnms

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