
1) Mosca e Pechino sembrano intenzionati ad accantonare le divergenze strategiche nella regione per privilegiare i comuni interessi energetici.
2) Gli Usa hanno dovuto abbandonare la base militare in Uzbekistan e ora rischiano di dover lasciare quella in Kirghizistan
3) In America stiamo entrati in un anno elettorale ed è noto che in questo periodo l’Amministrazione uscente perde gran parte del proprio prestigio; l'impopolarità di Bush accentua questa tendenza. Dunque gli Usa in questo momento sono molto vulnerabili. Purtroppo pagano il prezzo della loro miopia in Irak. E certo ora sono molto meno forti e credibili rispetto a 4 o anche 6 anni fa. Basterà una nuova presidenza a ritrovare il prestigio perduto? L'establishment di Washington pensa di sì, ma nel mondo sempre più osservatori (e governi) pensano che gli Stati Uniti abbiano imboccato la strada del ridimensionamento. Una superpotenza sì, ma declinante."
dal blog di Marcello Foa
Nessun commento:
Posta un commento