giovedì 30 agosto 2007

in vista dell'omo morto

Sono di ritorno da un'intensa due-giorni montana. sono stato sulle Alpi Apuane, una parentesi di Appennino che si trova tra la Garfagnana (Alta valle del Fiume Serchio) e la Versilia. Anche se si tratta di cime di 1300-1600 metri (con picchi a 2000) si chiamano Alpi a causa della loro forma e asperità.
In due giorni abbiamo innanzi tutto sistemato il campo base (le tente presso un parcheggio di un rifugio), quindi siamo partiti per due vete (anche se ne volevamo fare 3-4).
La prima vetta ad essere stata violata è il Monte Nona. Abbiamo proceduto dal Rifugio Matanna al Callare Matanna e poi su in vetta del M.Nona. La vista fantastica andava dal Mare in lontananza, al Monte Procinto e al Monte Croce. Purtroppo un po' do foschia (che ha tenuto banco per tutti i due giorni) non ci ha permesso di vedere tutto. Al ritorno a valle abbiamo cercato ripetutamente il sentiero 109, per poi rinunciare e superare il Callare Matanna e scendere al Rifugio Forte dei Marmi. La discesa è stata abbastanza brutta a causa di pietraie e ferrate. Raggiunto il rifugio abbiamo continuato attorno al procinto, abbiamo fatto tutto il giro del Nona per poi imboccare il 109 al contrario. Purtroppo era ormai tardi per sfidare il Monte Croce.

Le notti sono state un climax di eventi. Dall'esercito di cani che ci abbaia tutto attorno a quello che ruba un sandalo e quelli che inseguono il cinghiale venuto a vedere i nuovi arrivati (noi), dal cavallo che bruca attorno alle tende, fino a sentirlo nelle orecchie, ai tre vitelli che per scacciare le mosche si strusciano sulle auto... Insomma durezza del giaciglio a parte le nostre notti sono state abbastanza movimentate.

Il giorno successivo abbiamo continuato con i nostri percorsi. Abbiamo imboccato subito il sentiero 109 per passare tra il Nona e il Croce, quindi costeggiare il Croce fino ad arrivare a Foce di Petrosciana e continuare per il Monte Forato. La prima parte della salita è stata piuttosto ardua, tanto che temevamo di aver imboccato la via per la ferrata. in realtà a parte la prima parte è stata una salita tranquilla che ci ha portati in vetta a osservare uno dei più bei spettacoli naturali della Toscana: il grande arco di roccia del Monte Forato. In vetta era perfettamente visibile l'Omo Morto tra le due Pania, che comunque resta visibile da ovunque.

Dopo due giorni e due notti, abbiamo deciso di rientrare rinunciando alla salita del Matanna a causa del peggiorarsi del vento e delle nostre condizioni fisiche (abbiamo preteso troppo forse?).
Sicuramente da rifare, magari in più persone.

1 commento:

Anonimo ha detto...

I vitelli si strusciavano alla mia di macchina... tant'è che se n'è avuta a male ed ora muggisce in seconda.. sarà normale? PS: Dormire con te è fantastico, rifacciamolo...