martedì 4 settembre 2007

oppio talebano

Pochi media hanno dato spazio a un rapporto diffuso ieri dall’Ufficio delle Nazioni Unite contro la Droga e il Crimine (UNODC) che contiene molte notizie interessanti. E preoccupanti. In Afghanistan nel 2007 la produzione di oppio è aumentata a 8200 tonnellate. Di fatto oggi questo Paese è il monopolista di questa sostanza. Il direttore dell’UNODC, Antonio Maria Costa, ha evidenziato che la produzione di oppio prescinde dalla povertà: “Le 5 grandi province produttrici sono infatti tra le più ricche e fertili, eppure oggi producono 5,744 tonnellate. Le province settentrionali sono invece più povere, eppure stanno abbandonando la coltivazione.” E il traffico è in gran parte alimentato dai talebani: è infatti proprio nelle province da loro controllate che la produzione è esplosa. Con quali conseguenze è facilmente immaginabile: il traffico d’oppio alimenta la guerriglia e il terrorismo. Non solo in Afghanistan.
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